In sintonia con una secolare tradizione che ha fatto del momento degli omaggi alla Signoria – e in seguito ai Granduchi – e al Cardinale della città una delle fasi salienti della festa del Santo Patrono, a partire dal 2004 la Società di San Giovanni Battista ha deciso di rendere omaggio alle massime Istituzioni civili e religiose cittadine offrendo loro un’opera d’arte suntuaria dai molteplici significati.
L’idea per concretizzare l’offerta prende spunto dalla CROCE, uno dei simboli che contraddistinguono nell’iconografia cristiana l’effige di San Giovanni Battista.
Infatti nelle immagini del Santo la consueta croce, al pari della figura dell’agnellino, è allusiva alla funzione di Nunzio del sacrificio di Cristo, così come il cartiglio lo è del suo essere profeta e la ciotola con l’acqua richiama il sacramento del Battesimo.
La croce che viene donata al Sindaco ed all’Arcivescovo di Firenze riproduce quindi in materiale prezioso, di anno in anno, uno dei simboli sacri dipinti, scolpiti o plasmati in una delle opere prodotte, nel tempo, dalla splendida arte fiorentina, dai maestri quali Lorenzo di Bicci, il Ghirlandaio, Benedetto Buglioni o Francesco Botti, solo per citare alcuni fra i tanti eccellenti autori.
Se le croci ogni anno sono differenti per tipologia, per tecnica e per materiali, rimane però identico il loro basamento in argento che propone in piccolo formato la sezione superiore del Battistero di Firenze, fulcro dei festeggiamenti del 24 giugno e parte ponderante dello stemma della Società di San Giovanni Battista.